La ricerca, studio, promozione e fruizione dell'Itinerario Burdigalense è curata dal Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto, che ne detiene la titolarità esecutiva nel tratto pugliese e di coordinamento nel tratto italiano e internazionale, supportato da Arcos Archeologia e Turismo ENC e da un consorzio di partner istituzionali e privati, sotto la direzione di Elvino Politi. L'inizio dell'attività di studio risale al 1999, in occasione della ricorrenza del Giubileo nella città di Roma, ed è proseguita interessando la Puglia meridionale nel 2010 con l'inaugurazione della percorrenza del tratto salentino.
Il cammino dell'anonimo di Bordeaux si configura come unico nel suo genere: attraversa gran parte degli attuali Paesi europei, tocca le principali città da cui scaturisce la cultura dell'Europa moderna, e si conclude con la visita a quei luoghi testimoni del messaggio giudeo-cristiano alla base della essenza culturale di tutto l'Occidente. E' l'itinerario europeo che più di tutti getta le basi per l'Europa unita. Nel tracciato, scorrono interminabili tesori d'arte e di archeologia, luoghi storici e monumentali, reperti etnografici, usi e costumi che appartengono al patrimonio di tutti gli europei e fanno sì che tutta l'area attraversata dalla descrizione dell'itinerario si configuri come un unico Bene Culturale, capace si sintetizzare storia, arte, paesaggio ed etnografia. Accanto a ciò, si inserisce l'attività di ricerca archeologica, storiografica ed esegetica, capace di riportare alla luce preziose testimonianze relative ai primi secoli dell'era volgare, e di permettere ai fruitori del Cammino di conoscere i luoghi che attraversa.Per tali motivi, alla luce delle nuove direttive circa lo status di "itinerario culturale europeo", forte della presenza sull'Itinerarium di un cospicuo numero di siti UNESCO, il Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto ha intrapreso l'iter propedeutico al riconoscimento della menzione.
Inserito dalla Rete dei Cammini nel progetto sperimentale "Qualità dei Cammini", supportato dal Touringclub Italiano, l'Itinerario Burdigalense sarà oggetto di attività conformi alle programmazioni del Consiglio d'Europa 2014/2010, espresse con la Decisione n. 1194/2011/UE e con provvedimento CM/RES (2010)52. Il progetto "Qualità dei Cammini" sarà operativo nella prima metà del 2013, eseguirà le linee UE per l’ottenimento del “marchio del patrimonio europeo”.
Il progetto sperimentale si articolerà nelle seguenti fasi:
1. Analisi della situazione del cammino (RDC)
2. Predisposizione di una check list di criteri per la valutazione della qualità del cammino(RDC + TCI)
3. Test della check list con attività sul campo (task force RDC/TCI)
4. Messa punto del modello a seguito delle rilevazioni sul campo (TCI+RDC)
5. Predisposizione di una prima demo del modello (TCI+RDC)
d. Prima bozza della check list fase 2
Il progetto sperimentale si articolerà nelle seguenti fasi:
1. Analisi della situazione del cammino (RDC)
2. Predisposizione di una check list di criteri per la valutazione della qualità del cammino(RDC + TCI)
3. Test della check list con attività sul campo (task force RDC/TCI)
4. Messa punto del modello a seguito delle rilevazioni sul campo (TCI+RDC)
5. Predisposizione di una prima demo del modello (TCI+RDC)
d. Prima bozza della check list fase 2
La predisposizione dell'Itinerario secondo tale schema comporta altresì la resa di macroindicatori di qualita:
TUTELA/CURA DEL TERRITORIO
Strumenti di comunicazione dei cammini: Presenza, efficacia, innovazione sulla base delle nuove tecnologie (cartoguide, guide virtuali; portali/siti internet; applicazioni per dispositivi mobili; social network, etc.).
TUTELA/CURA DEL TERRITORIO
- Presenza di strumenti di tutela e valorizzazione non solo dei tracciati /dei beni culturali, materiali (mobili ed immobili) che ne configurano il patrimonio identificativo peculiare;
- Presenza di un “ambito di protezione”(fascia di rispetto) del tracciato dei Cammini dei pellegrini in
- termini di tutela paesaggistico-ambientale;
- Censimento standardizzato delle informazioni storiche, culturali e logistiche (punti di interesse) che insistono in una fascia di rispetto di ciascun percorso;
- Valutazione Ambientale dei tracciati dei Cammini e obbligo di una specifica Valutazione di Impatto Ambientale per progetti che potrebbero irreversibilmente alterare l’eredità culturale ed ambientale dei Cammini stessi.
- La rotta: differenziazione evidente fra rotta principale/rotte secondarie/rote alternative; segnaletica bidirezionale, univoca, semplice, chiara, il più possibile uniformata a livello nazionale o almeno regionale
- Razionalità/funzionalità; gradevolezza; sicurezza, controllo e manutenzione
- segni, segnali, simboli e iniziative (concrete/mediatiche) che sottolineino il valore simbolico del cammino, ne migliorino la visibilità, ne creino il senso di appartenenza;
- collegamenti/trasporti pubblici/punti di interscambio;
- infrastrutture / punti di assistenza tecnico, sanitari, spirituali e di primo soccorso
- punti sosta/ punti ristoro/punti rifornimento, anche per gruppi;
- aree di servizi essenziali per gruppi
- Strutture ricettive “di base” (definibili come Ostelli, Table d’hote, B&B, e simili) in numero adeguato, in espansione, di qualità controllata; con referenti certi, organizzazione - costi, orari, contatti, etc. - chiara e facilmente rintracciabile (in corso di elaborazione con le Consociate i criteri di qualità degli ostelli);
- Infrastrutture di accoglienza/di scambio culturale (punti di incontro, infopoint)
- Servizi convenzionati
- Servizi di informazione plurilingui;
- Formazione di apposito personale /di appositi operatori
- Prodotti turistici “dedicati”
- Servizi e accessori “attenti” ai viandanti di lunga percorrenza
- Consapevolezza dei cittadini nei confronti del bene/cammino e della sua importanza locale, nazionale e europea
- Iniziative di coinvolgimento /consapevolezza dei cittadini/dei giovani
- Accesso privilegiato per i giovani
- Iniziative di creatività, soprattutto giovanile
- Piena attenzione alla/promozione della accessibilità / usabilità del Cammino e di tutti i servizi ad esso collegati.
- Attenzione alla sostenibilità: uso di risorse energetiche alternative/risparmio energetico, promozione
- dei prodotti a filiera corta, potenziamento della mobilità dolce, delle sue infrastrutture (piste ciclabili, etc.) e dei suoi servizi (bike sharing, etc.) in tutto il territorio oggetto di verifica.
Strumenti di comunicazione dei cammini: Presenza, efficacia, innovazione sulla base delle nuove tecnologie (cartoguide, guide virtuali; portali/siti internet; applicazioni per dispositivi mobili; social network, etc.).