Il Consiglio d'Europa, tramite la direttiva CM/RES (2010)52 ha ridefinito il concetto di “Itinerari Culturali” (ICE) e predisposto nuove linee guida per il loro riconoscimento. Elementi di forza di tali nuove linee guida sono la ricerca, la valorizzazione del patrimonio culturale, le arti, gli scambi culturali ed educativi fra giovani, il turismo culturale e interventi di sviluppo culturale duraturi. In ambito culturale, in particolare, la nuova risoluzione prevede lo sviluppo di prodotti turistico-culturali realizzati in partenariato con operatori turistici e dedicati ad un pubblico il più ampio e variegato possibile, e la valorizzazione specifica di un patrimonio culturale diverso da quello abitualmente frequentato dai turisti, in particolare nelle aree rurali o in spazi di riqualificazione sociale. Per l'attuazione di tale attività, l'UE si avvale della prestazione dell'Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali, con sede in Lussemburgo. Compito specifico dell'Istituto è quello di monitorare gli itinerari già acquisiti, di coordinare e fornire assistenza tecnica alle reti, in particolare nel loro sviluppo in Europa centrale e orientale, di avviare nuove proposte, nonché diffondere le informazioni e configurare una banca dati che costituiscono la memoria del programma degli itinerari culturali.Il Granducato di Lussemburgo ospita l'Istituto, mettendo a disposizione i suoi edifici e strumenti di lavoro, ma contribuisce anche in modo molto attivo allo sviluppo del programma attraverso il finanziamento del bilancio del Ministero della cultura, dell'istruzione superiore e della ricerca.